…pioggia a catinelle…medici a pecorelle…il coraggio di uscire dagli schemi

Come si può pensare anche solo per un attimo che possano esistere diverse interpretazioni nella dignitosa, e sottolineo dignitosa, figura di medico. Il medico, colui che con tanti anni di sacrifici e di studi arriva a prendersi cura di esseri umani. Una figura quasi celestiale alla quale affidiamo la nostra vita.

Il medico che con il giuramento di Ippocrate si impegna a “salvare vite umane” ad ogni costo contro ogni burocrazia, imposizione, ottusità, compromesso, vendita, conflitti, interessi, speculazioni, malavoglia, indifferenza e molte volte ignoranza voluta.

Il medico che dovrebbe superare le barriere della sua vita stessa per allungare i percorsi delle povere anime che pendono dalle sue scelte e dalle sue decisioni. Dov’è il “medico” sano?

Oggi fortunatamente nella sfortuna di una “pandemia” sono spuntati i fiori, quelli che nella resilienza si fanno strada in un muro di cemento e sfondano le pareti dell’ipocrisia e del pensiero di gregge. Medici con la “M” maiuscola che hanno capito che il senso della loro vita non è una scrivania e dei dati riportati a caso sui giornaletti o sulle tv compiacenti, Medici che pur rischiando in prima persona di essere radiati hanno portato dentro la loro esistenza tante anime che fanno ormai parte di loro. VITE UMANE SALVATE CONTRO OGNI REGOLA E OGNI PAURA.

Un applauso non basta, e neanche quello chiedono, ciò che vorrebbero e che altri medici capissero finalmente il vero senso della vita e smettessero di stare seduti dietro una scrivania a prescrivere Tachipirina e vigile attesa. E’ bello guardare dall’alto in basso nella speranza, che di fronte al un futuro giudizio divino, ci venga riconosciuto un merito per il nulla, è molto più difficile non aspettarsi nulla portandosi dal basso verso l’alto con semplici gesti di altruismo.

Non servono belle parole o pinocchiate spuntate all’occasione nei discorsi farlocchi di esseri che della propria vita non conoscono neanche il senso, servono fatti reali e concreti che portino forse a pagarne le conseguenze su questa terra ma sicuramente accorciano il tempo di attesa nel purgatorio celeste.

Tutte le anime passano dal purgatorio, alcune direttamente all’inferno, ma il tempo di attesa verso il paradiso è relativamente basso per coloro che nell’imperfezione umana (considerando che solo Dio è perfetto) hanno dato sè stessi per gli altri. Ama il prossimo tuo come te stesso.

Oggi tutto questo viene capovolto in: “AMA PIU’ TE STESSO CHE IL PROSSIMO”, soprattutto da coloro. che con un sacro e ineguagliabile giuramento, hanno deciso di stare alla destra del Padre per aiutarlo a preservare l’uomo dalle sue stesse manovre di inquinamento e di difficile gestione umana.

Chiedo, a chi si professa medico, che in quanto tale dia dimostrazione d’ altruismo oberando la propria vita di un lavoro, forse non retribuito, forse non richiesto, forse fuori dagli schemi di massa schiava di ideali da impiegato statale, ma pieno di empatia, altruismo e coraggio, riempiendo ogni giorno la propria esistenza anche solo con un “grazie di esistere”.

Fortunatamente esistono e sono i medici di Terapiadomicialiarecovid19 su facebook grazie a i quali Pinocchio ha perso il naso ed è diventato finalmente il ragazzo che sapeva ascoltare e decidere con il  proprio cuore.patty5

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