LUPUS IN FABULA
Ti svegli una mattina conscia del fatto che nulla e nessuno nella maestosa vita da ragazza piena di sogni possa minare il sentiero della vita che hai disegnato dentro le fantasie di vent’enne.
Poi arriva lui, la bestia. Il lupo quello del quale avevi solo sentito parlare nella favola di Cappuccetto Rosso.
Non è una favola ma una malattia. Il lupus e tutto cambia, ti arrendi e convivi, ma non permetti che distrugga tutti i sogni. Combatti diventi guerriera e ricominci. Sogni diversi, sogni importanti, li realizzi e ti rendi conto che la vita è ugualmente bella.
IL BUIO
La vita non l’ho mai capita, non l’ho riconosciuta, non ne ho sentito il sapore, gli odori, i colori fino al giorno in cui cieca ho dovuto arrendermi al buio. Ho imparato a sentire i rumori, a toccare le sfumature, a disegnare con la mente, ho imparato ad ascoltare ciò che non volevo sentire per egoismo, per distrazione per pigrizia.
Ho imparato a guardare l’oltre, ove credetemi, esiste tutto ciò che agogniamo, perdendoci negli sguardi vuoti della nostra esistenza di osservatori distratti.
Il vero buio è solo dentro di noi.
AMORE VIOLATO
Porto le cicatrici sulla pelle, ma non mi fanno male. Mi ricordano che sono viva, mi ricordano che sono oltre. Porto le cicatrici dentro il cuore, quelle che nessuno vede e che sono indelebili, quelle sì che fanno male, mi ricordano a quanto credessi nell’amore. Credessi era il verbo da usare, perché oggi io credo nell’amore, quello vero, sano, dolce e delicato, rispettoso e umano, oggi io ho ricominciato a guardare la mia pelle e credere che quei segni non sono che tatuaggi sbagliati di pensieri malati.
Oggi io credo in me e in te, che mi tieni per mano.
racconti vincitori raccolta antologia 100 PAROLE UNA STORIA Montegrappa Edizioni Roma ottobre 2019