Tutto avrei potuto pensare nella vita tranne che un minuscolo e insidioso essere potesse farmi perdere quelle certezze costruite giorno dopo giorno nel tortuoso percorso della mia esistenza. ho combattuto con armi, lacrime sangue e unghie contro tutte le avversità e ho iniziato a farlo a 20 anni per me stessa per proseguire nel tempo per gli altri. Ho scelto di dedicare la mia vita alle persone prendendo in prestito il ruolo di “Tata Matilda” accompagnando per mano tutti coloro che avevano bisogno di essere confortati nell’anima e nella crescita, per poi lasciarli camminare sicuri da soli. Ho conosciuto il dolore ma anche la gioia, ho imparato che la morte non è la fine di qualcosa ma il cerchio che chiude una vita e da questo ne ho ricavato un personale manuale che mi ha aiutato ad elaborare anche il lutto come forma di rinascita e non di chiusura.
Ma oggi sono smarrita, tutto ciò che sta accadendo è innaturale e sfido chiunque ad essere in grado di elaborare o metabolizzare un evento così drammatico e infausto. Quello che da sempre è stato un dono l’Empatia ora mi sta soffocando perché proprio come gli angeli, ho perso le ali…
Ebbene si ho perso la fiducia, la forza e la determinazione che mi hanno sempre contraddistinto ma, non verso la vita, ma verso l’essere umano che sempre più avido si è trasformato in carnefice senza neanche più avere l’accortezza di mascherarsi.
Siamo sempre stati sotto scacco ma ora è palese che lo siamo e che non possiamo neanche far nulla per chiudere la partita e cominciarne un’altra se non alle loro condizioni.
E quando sento parlare di scelte su caschi salvavita quando per mesi ho sentito parlare di banchi con le rotelle, è li che mi cascano le ali, per non dire altro, e mi arrendo di fronte alla pochezza che le persone danno alla vita di un essere umano. Poi vedo la signora di Mondello che dichiara che non ce ne COVIDDI mentre ho persone in ospedale intubate tra la vita e la morte e mi parte l’embolo, così come quando vedo i pronto soccorsi vuoti, e certo prima ci andavano tutti anche per un unghia incarnita, ora sono vuoti perché secondo voi? No non ce ne COVIDDI ma la paura si vero? Quindi l’unghia incarnita me la tengo e me la curo a casa.
Non ci sto rivoglio la vita che avevo, piena di lotte quotidiane, di attacchi del lupus e di incognite ma era vita con le persone che ti parlavano senza abbassare la testa, che ti stringevano la mano senza paura dei mille batteri, che ti abbracciavano in cerca di conforto che anche solo ti salutavano…voglio la vita perchè per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta e dobbiamo essere noi a tenercela stretta…lei è benedetta…
Ed io rivoglio le ali, o quel qualcos’altro che mi è cascato, perché ancora un angelo non lo sono diventato. Patty5
