Con l’avvento della tecnologia molte persone hanno finalmente trovato il modo per aprirsi una vetrina di notorietà appropriandosi di ruoli che una volta erano riservati a persone, non dico tanto, ma minimamente acculturate o per lo meno dotate di un carisma o un’empatia particolarmente spiccata tale da portare con merito il tanto decantato titolo. Sto parlando dei moderatori di gruppi nati nell’ultimo decennio sui social.
Queste persone, non tutte e tendo a specificare giusto per, prendono questo ruolo come se all’improvviso fossero diventate elementi indispensabili per l’umanità, approfittando del loro ruolo per fare il bello e il cattivo tempo a secondo dei loro movimenti ormonali giornalieri. Pochezza dell’essere allo stato puro, ma non è questo che mi turba, ciò che trovo estremamente inaccettabile è che di fronte ai confronti o ad opinioni che possono in qualche modo ledere il loro ego smisurato esse non reggono un confronto e si rifugiano dietro un tasto chiamato blocca. Siamo purtroppo circondati da influencer che non sanno neanche pronunciare il loro stesso nome, e da amministratori ai quali non farei manco fare le pulizie di condominio, figurati affidargli le anime altrui, poi ci sono i moderatori che si attribuiscono indebitamente il potere di premere un pulsante il famoso già nominato “blocca” e che l’unica cosa che dovrebbero bloccare sono i neuroni vaganti del loro cervello vuoto.
Moderatore ovvero moderare ogni discussione o dibattito non pertinente alle finalità del gruppo, moderatore colui che fa da riferimento e fa da sostegno a colui che ha creato un gruppo. Gruppo unità di persone che si confrontano e si appoggiano per avere sostegno soprattutto nei gruppi di malattia.
Cosa non è chiaro. FORSE SI DOVREBBE CAPIRE CHE IO SONO IO E NON SONO DIO. Ma queste persone non hanno controllo sul loro delirio di onnipotenza. E la cosa più eclatante è che si credono importanti quando sono impotenti di fronte alla loro ignoranza-
Belli i tempi dei gruppi di famiglia, delle riunioni in cortile, delle sedie da cortile, belli i tempi del diamoci una mano perché in fondo nessuno è immune alle difficoltà della vita. Oggi per sentirsi famosi basta fare l’amministratore o il moderatore e sentirsi “3 metri sopra il cielo” che manco Moccia poteva immaginare che un titolo così avrebbe potuto dare il brivido della notorietà alla moderatrice senz’anima. Patty5
